Jesi. Giornata dei Ministeri Femminili 2024
Sabato 22 giugno, i Ministeri Femminili (MF) della chiesa avventista di Jesi hanno dedicato il culto di adorazione alla Giornata speciale prevista per lo scorso 8 giugno. “Il Dio che ti vede” è stato il tema mondiale, preparato dalla responsabile MF della Divisione interamericana e tradotto dai MF nazionali. Deuteronomio 32:10 era il testo biblico di riferimento.
Il sermone è stato presentato a più voci, introdotto con una piccola rappresentazione.
Una ragazza recita il “Padre nostro” ma senza essere ben consapevole delle parole che pronuncia. Ecco, quindi, che Dio interviene e dialoga con lei, “la vede” e la guida alla giusta comprensione. Fa in modo che ogni preghiera, qualsiasi preghiera, non sia una pura e semplice ripetizione di parole, bensì un profondo momento di incontro con il divino.
Due sono state le figure bibliche di donne prese in considerazione durante il sermone: Agar e Rispa. Entrambe hanno vissuto esperienze dolorose. Ciascuna di loro ha “attraversato” il deserto dell’abbandono, del non essere considerata, del cuore spezzato di fronte alla perdita di tutto, persino dei propri figli.
Agar (mamma di Ismaele e serva di Sara, la moglie di Abramo) e Rispa (mamma di due figli e una delle tante concubine di re Saul) sono figure di un lontanissimo passato che molto sovente ritorna, purtroppo, nella nostra quotidianità, nella nostra attualità quando leggiamo la cronaca o quando viviamo il dolore in prima persona. Ciò che conforta e dà speranza è che oggi, come allora, “Dio vede”, non è lontano o indifferente ai nostri bisogni come anche ai palpiti del nostro cuore. Dio vede e interviene per sollevarci. Affidiamoci a lui che ci è Padre e che ci ama come la pupilla dei suoi occhi!
Al termine della riflessione spirituale si è svolto anche un momento conclusivo del seminario “Vestite”, la serie di incontri dei MF jesini organizzato in questo anno ecclesiastico. Tutte le partecipanti hanno ricevuto in dono una graziosa spilletta-ricordo, mentre un biglietto è stato distribuito ai presenti in sala.
Mira Fabrizi