Caravaggio. Strumenti di bene e di amore
Riconoscere le emozioni
Sabato 10 giugno è stato un giorno di festa entusiasmante per il nostro gruppo di Caravaggio. Abbiamo avuto come ospite Mirela Pascu, psicologa e psicoterapeuta, che ha tenuto il sermone nella Giornata mondiale dei Ministeri Femminili. Nel suo intervento ci ha portato a riflettere su come possiamo essere strumenti di bene e di amore per il prossimo, mettendoci ogni giorno nelle mani del Signore. Ha citando vari passi biblici: 1 Pietro 4:10, 11; Matteo 25:40; Galati 6:2; 2 Tessalonicesi 3:3; Giacomo 4:17.
Il messaggio è stato chiaro e incisivo. Mostriamo l’empatia iniziale dei tre amici di Giobbe quando questi soffrirono con lui. Fuggiamo dall’abuso emotivo della moglie di Giobbe che disse in maniera cinica e sarcastica: “Lascia stare Dio e muori”. Aiutiamo il prossimo con assoluta e totale gratuità senza nessuna aspettativa di ricevere ringraziamenti, lode e considerazione. Schieriamoci dalla parte del Signore per aiutare gli altri con spirito di servizio e umiltà, come Cristo ci ha insegnato, e fuggiamo ogni egoismo. Infatti, quando aiutiamo gli altri aiutiamo anche noi stessi; la scienza lo prova: si liberano le endorfine che ci aiutano a stare meglio.
Nel pomeriggio, al seminario sulle emozioni, tenuto da Mirela, erano presenti anche diverse persone arrivate da altre comunità vicine, Bergamo e Pavia, e qualche nostro amico. Abbiamo imparato cosa sono le emozioni e quindi a riconoscerle e a sapere come gestirle. La relatrice ha spiegato quanto sia importante insegnare ai bambini a esprimere fin da piccoli le loro emozioni. I primi cinque o sei anni di vita sono fondamentali per lo sviluppo di emozioni positive o negative, che incideranno profondamente sulla vita del futuro adulto.
Le madri giocano un ruolo importantissimo nello sviluppo del bagaglio emotivo dei figli. Ripensando alla propria infanzia, ognuno di noi può sicuramente scorgere i condizionamenti emotivi dell’ambiente familiare che i genitori, e soprattutto le mamme, ci hanno trasmesso.
Vivere una vita sana, curando l’alimentazione, l’attività fisica, la postura, una buona respirazione, ascoltando buona musica, trascorrendo del tempo all’aria aperta, ci aiuterà ad avere una vita emozionale più soddisfacente.
Impariamo a gestire le emozioni e a controllare gli impulsi e i pensieri negativi, allontaniamo ogni pensiero iniquo dalla mente, chiediamo al Signore di diventare, attraverso l’opera dello Spirito Santo dentro di noi, empatici, sensibili e di coltivare un’intelligenza di cui si parla solo da pochi anni, cioè l’intelligenza emotiva.
Meditiamo ogni giorno sui testi biblici di Romani 12:2 e Salmo 37:4.
Estratto da una relazione di Werner Zurcher