160 anni di Missione. Due donne portarono il messaggio avventista in Sicilia Le pioniere Marianna e Domenica Infranco.
Quest’anno la Chiesa Avventista del Settimo Giorno celebra 160 anni di attività missionaria nel mondo. Vogliamo commemorare questo anniversario anche noi dei Ministeri Femminili, ricordando alcune donne che sono state pioniere del messaggio avventista qui in Italia. La loro opera missionaria ha permesso alla luce della Bibbia di brillare in un’epoca in cui la Scrittura era praticamente sconosciuta ai più. Noi donne di oggi siamo sulle spalle delle donne che ci hanno preceduto e le cui storie possono ispirarci a continuare la loro eredità. (Lina Ferrara)
“Voi siete la luce del mondo. Una città posta sopra un monte non può rimanere nascosta, e non si accende una lampada per metterla sotto un recipiente; anzi la si mette sul candeliere ed essa fa luce a tutti quelli che sono in casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, affinché vedano le vostre buone opere e glorifichino il Padre vostro che è nei cieli” (Matteo 5:14-16).
Così, come la prima ad accettare il messaggio avventista in Italia fu una donna, Catherine Revel, lo stesso avvenne per nella persona di Marianna Infranco e, successivamente, di sua sorella Domenica.
Marianna Infranco era nata a Montevago, in provincia di Agrigento, nel 1898. Quando era ragazza, la sua famiglia si era trasferita a Chicago, negli Stati Uniti, in cerca di fortuna. Lì aveva conosciuto il messaggio avventista predicato dal past. Rosario Calderone, di Messina, il quale collaborava nella redazione del periodico L’Ultimo Messaggio e che più tardi fonderà il giornalino La Verità.
Ines Pietroforte, che ancor giovinetta conobbe le sorelle Infranco, e da Marianna fu guidata nella conoscenza della Parola di Dio, seppe direttamente dalle due sorelle che avevano deciso di tornare a Montevago per far conoscere ai loro parenti e compaesani il “Messaggio dell’Avvento. E questo fecero, tanto che, quando il past. Calderone, rientrato per breve tempo dagli Stati Uniti, andò a visitarle per confermarle nella fede, trovò, con sua grande sorpresa, un gruppo di persone che regolarmente si riuniva guidato da Marianna Infranco.
Calderone si intrattenne in quei luoghi una settimana, predicando in un’aula della scuola messa a disposizione dalle autorità locali. Alla fine della settimana coronò i suoi sforzi con una cerimonia battesimale nelle Acque Calde, un’antica sorgente termale non lontano dal fiume Belice; sei anime manifestarono pubblicamente la loro adesione alla Chiesa avventista e tra i neofiti c’era anche la matrigna dell’arciprete del paese.
Il past. Calderone, prima di lasciare l’Italia per ritornare negli Stati Uniti, avvisò i dirigenti dell’opera italiana su quanto era avvenuto in Sicilia. Nel frattempo, Marianna e Domenica Infranco continuarono la loro efficace testimonianza. Il past. Gian Luigi Lippolis visitò il gruppo e predicò nella stessa scuola dove era stato Calderone. Verso la fine di aprile fu raggiunto dal nuovo direttore dell’opera italiana, il past. Diolode Werner, il quale si recò a Montevago e battezzò altre sei persone. Il 30 aprile 1921 fu organizzata la prima chiesa della Sicilia: Montevago.
In seguito, a Marianna Infranco fu rivolto un appello per prepararsi a svolgere il ministero di lettrice biblica (oggi assistente pastorale), che lei accetterà di buon grado. Per un breve periodo di tempo si trasferì a Firenze, ma successivamente tornò nella sua Sicilia, dove predicò il Vangelo con grande zelo. Le chiese siciliane non si sono mai sentite a disagio nell’avere delle predicatrici né hanno mai manifestato discriminazione nei loro confronti, in quanto, sin dagli albori, hanno contato su donne valide e consacrate.
Marianna Infranco fu trasferita a Bari dove, sino alla morte, svolse il suo fecondo ministero di lettrice biblica, sempre coadiuvata dalla sua cara sorella Domenica, insegnante di pianoforte che, nella chiesa di Bari, ricoprì gli incarichi di tesoriera e organista. Marianna morì nel 1978, era un sabato, tornata dalla chiesa, nel pomeriggio, si addormentò serenamente. Riposa nel cimitero di Bari. La sorella Domenica, rimasta sola, si trasferì nella casa di riposo avventista “Casa Mia” di Forlì, e lì è deceduta.
Voglio terminare questo breve racconto, tratto quasi interamente dal libro Granel di sale del past. Giuseppe De Meo, con le parole che un anonimo spettatore di Montevago pronunciò dopo l’incontro-scontro che il past. Lippolis ebbe con il frate padre Raimondo: “Popolo di Montevago, ricordati che la luce brilla nelle tenebre, e che la luce è Cristo…”.
La luce brillò in Sicilia grazie alla dedizione e alla consacrazione di due umili donne che posero la loro vita al servizio di Cristo. Oggi la chiesa avventista in Sicilia conta varie comunità e gruppi in tutte le nove province, continua la sua testimonianza e non ha perso la speranza, la stessa che Marianna e Domenica Infranco trasmisero per prime.
Past. Enzo Paolo Caputo
(Articolo tratto dal libro Libere donne in libera chiesa, a cura di D. Bognandi, L. Ferrara e F. Zucca, Adv, 2015, pp. 39, 40)