Il tema della violenza in famiglia, e segnatamente da parte degli uomini sulle loro compagne, è stato oggetto di ripetute riflessioni da parte della nostra Chiesa mondiale e ha portato anche ad una denuncia verso tale pratica che riportiamo in appendice.
Giungono, seppure raramente, notizie di atti violenti presenti anche nella fratellanza avventista italiana che si consumano in un clima di silente accettazione come se si trattasse di un costume, se non accettabile, almeno tollerabile.
L’Unione Italiana ritiene tali atti assolutamente incompatibili con il rispetto dovuto alle persone, alla morale e ai principi chiari della Chiesa e invita:
i pastori a denunciare sempre più apertamente nella loro catechesi queste e altre violazioni della dignità umana, proponendo vie di superamento di tali odiose abitudini, l’Unione sarà in ciò al loro fianco
le donne a non accettarle come se fossero iscritte in un destino insuperabile e a denunciarle innanzitutto alle autorità ecclesiali per degli interventi più urgenti – nei casi più gravi si invita a rivolgersi anche all’assistenza sociale e alle forze dell’ordine. Ferma restando la necessità di tutelare l’incolumità delle persone si ricorda che l’obiettivo da perseguire a medio e lungo termine sarà quello di attuare un percorso di perdono.
i pastori, gli anziani e i comitati di chiesa ad esercitare la dovuta disciplina ecclesiale che potrà giungere fino alla cancellazione dai registri di chiesa laddove non venisse accettato un percorso di accompagnamento di tipo pastorale, psicologico o altro, teso alla correzione dei comportamenti deviati e con dei risultati verificabili
tutta la Chiesa a non sentirsi intimidita e imbarazzata di fronte a usi e culture che predispongono e/o promuovono comportamenti incompatibili con la morale comune e cristiana per timore di perdere consensi … ciò che deve porsi al centro della nostra attenzione deve essere il rispetto della qualità della vita nel quadro della volontà di Dio che si manifesta nella Parola di Gesù.
visitare il sito plurilingue www.itFaces.me dove è possibile accedere a informazioni utili e pratiche quali i recapiti di centri di assistenza ad hoc su tutto il territorio nazionale ed europeo
prendere visione del materiale in powerpoint a cura del Dip. dei Ministeri Femminili
L’Unione desidera che questa dichiarazione sia presentata, con le modalità ritenute più opportune in sede locale, a tutta la fratellanza avventista e che la tematica trattata sia eventualmente oggetto di dialogo soprattutto tra i giovani
Dichiarazione sull'abuso e la violenza in famiglia
Dichiarazione votata durante la Sessione della Conferenza Generale di Utrecht nel 1995 Gli avventisti sostengono che la dignità e il valore di ogni essere umano escludono ogni forma di violenza in famiglia e di abuso fisico, sessuale ed emozionale.
Noi riconosciamo la portata mondiale di questo problema e i seri e duraturi effetti sulla vita di quelli che vi sono coinvolti.
Noi crediamo che i cristiani debbano reagire contro l'abuso e la violenza domestica che sono consumati sia nella Chiesa sia nella società.
Noi prendiamo in seria considerazione l'abuso e la violenza e ne abbiamo fatto oggetto di discussione in questa assemblea internazionale.
Noi crediamo che rimanere indifferenti e muti significhi accettare, perpetuare e potenzialmente allargare tale comportamento.
Noi accettiamo la nostra responsabilità di cooperare con altri servizi professionali, di ascoltare e di avere cura di coloro che soffrono per abusi in famiglia, di denunciare l'ingiustizia e di parlare in difesa delle vittime.
Noi ci impegniamo ad aiutare le vittime nell'individuare e nell'accedere ai vari servizi professionali messi a disposizione.
Quando un cambiamento negli atteggiamenti e negli comportamenti offre una possibilità di perdono e di un nuovo inizio, noi ci impegniamo a collaborare affinché si possa giungere a una riconciliazione.
Ci impegniamo ad assistere le famiglie che soffrono a causa dei rapporti che non possono essere ricostruiti.
Affronteremo i problemi spirituali, confrontandoci con le persone che hanno subito abusi e violenze in famiglia, cercando di capirne le cause, per sviluppare metodi migliori di prevenzione.
Dichiarazione della Chiesa avventista per l’eliminazione della violenza contro le donne
In quanto membri della Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno, vogliamo far sentire la nostra voce insieme a chi, come noi, vuole eliminare definitivamente la violenza contro donne e ragazze. Le statistiche a livello globale indicano che in tutte le società donne e ragazze sono più spesso vittime di violenze. Azioni o minacce che possono sfociare in sofferenze o danni fisici, sessuali o psicologici sono incompatibili con l’etica biblica e la moralità cristiana. Tali azioni comprendono, pur non limitandosi a violenza in famiglia, stupro, mutilazioni genitali femminili, delitti d’onore e morti per dote. Anche la manipolazione, la negazione della libertà personale e la coercizione sono atti di abuso e di violenza. A tali condotte la Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno risponde “Facciamolo finire ora!" (EndItNow)
Gli avventisti del settimo giorno riconoscono che la creazione a immagine di Dio conferisce dignità e valore a ogni individuo. La misura di quel valore si vede nella morte sacrificale di Gesù Cristo per fornire a tutti la vita eterna. L’amore e la compassione che caratterizzarono la vita sulla terra di Gesù fungono da esempio per tutti i suoi seguaci nei loro rapporti con gli altri.
Un comportamento cristiano non lascia spazio alla violenza contro membri della famiglia o persone al di fuori di essa.
La Bibbia consiglia ai cristiani di considerare il corpo come il tempio di Dio. Arrecare intenzionalmente danno a un'altra persona profana ciò che Dio onora ed è quindi un comportamento peccaminoso. Gli avventisti del settimo giorno si impegnano a essere leader nello spezzare il ciclo di violenza perpetrata contro donne e ragazze. Faremo sentire la nostra voce in difesa delle vittime e delle sopravvissute attraverso l’insegnamento, la predicazione, lo studio della Bibbia e programmi di sostegno.
La Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno ricerca e accoglie con favore la partecipazione e la collaborazione con altri nell’affrontare tale questione globale. Molte voci all’unisono possono salvare decine di migliaia di donne e ragazze dal dolore e dalla sofferenza causati da abuso e violenza.
(Questa dichiarazione è supportata da numerosi testi biblici, quali: Giovanni 3:16; Genesi 1:26; Isaia 61:1-3; Efesini 5:2-3; 1 Giovanni 3:10, 15-18, 4:11; 3 Giovanni 1:2; 1 Corinzi 3:16-17, 6:19; Romani 12:1-2.)
(Si veda inoltre la “Dichiarazione sulla Cura e la Protezione dei Bambini”)
Questa dichiarazione è stata approvata e votata dal Comitato Amministrativo della Conferenza Generale degli Avventisti del Settimo Giorno e rilasciata dall’Ufficio del Presidente, Ted N. C. Wilson, alla sessione della Conferenza Generale di Atlanta, Georgia, tenutasi dal 23 giugno al 3 luglio 2010.
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L’Unione Italiana ritiene tali atti assolutamente incompatibili con il rispetto dovuto alle persone, alla morale e ai principi chiari della Chiesa e invita:
i pastori a denunciare sempre più apertamente nella loro catechesi queste e altre violazioni della dignità umana, proponendo vie di superamento di tali odiose abitudini, l’Unione sarà in ciò al loro fianco
le donne a non accettarle come se fossero iscritte in un destino insuperabile e a denunciarle innanzitutto alle autorità ecclesiali per degli interventi più urgenti – nei casi più gravi si invita a rivolgersi anche all’assistenza sociale e alle forze dell’ordine. Ferma restando la necessità di tutelare l’incolumità delle persone si ricorda che l’obiettivo da perseguire a medio e lungo termine sarà quello di attuare un percorso di perdono.
i pastori, gli anziani e i comitati di chiesa ad esercitare la dovuta disciplina ecclesiale che potrà giungere fino alla cancellazione dai registri di chiesa laddove non venisse accettato un percorso di accompagnamento di tipo pastorale, psicologico o altro, teso alla correzione dei comportamenti deviati e con dei risultati verificabili
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L’Unione desidera che questa dichiarazione sia presentata, con le modalità ritenute più opportune in sede locale, a tutta la fratellanza avventista e che la tematica trattata sia eventualmente oggetto di dialogo soprattutto tra i giovani
Dichiarazione sull'abuso e la violenza in famiglia
Dichiarazione votata durante la Sessione della Conferenza Generale di Utrecht nel 1995 Gli avventisti sostengono che la dignità e il valore di ogni essere umano escludono ogni forma di violenza in famiglia e di abuso fisico, sessuale ed emozionale.Noi riconosciamo la portata mondiale di questo problema e i seri e duraturi effetti sulla vita di quelli che vi sono coinvolti. Noi crediamo che i cristiani debbano reagire contro l'abuso e la violenza domestica che sono consumati sia nella Chiesa sia nella società. Noi prendiamo in seria considerazione l'abuso e la violenza e ne abbiamo fatto oggetto di discussione in questa assemblea internazionale.
Noi crediamo che rimanere indifferenti e muti significhi accettare, perpetuare e potenzialmente allargare tale comportamento.Noi accettiamo la nostra responsabilità di cooperare con altri servizi professionali, di ascoltare e di avere cura di coloro che soffrono per abusi in famiglia, di denunciare l'ingiustizia e di parlare in difesa delle vittime. Noi ci impegniamo ad aiutare le vittime nell'individuare e nell'accedere ai vari servizi professionali messi a disposizione.Quando un cambiamento negli atteggiamenti e negli comportamenti offre una possibilità di perdono e di un nuovo inizio, noi ci impegniamo a collaborare affinché si possa giungere a una riconciliazione. Ci impegniamo ad assistere le famiglie che soffrono a causa dei rapporti che non possono essere ricostruiti.Affronteremo i problemi spirituali, confrontandoci con le persone che hanno subito abusi e violenze in famiglia, cercando di capirne le cause, per sviluppare metodi migliori di prevenzione.
Dichiarazione della Chiesa avventista per l’eliminazione della violenza contro le donne
In quanto membri della Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno, vogliamo far sentire la nostra voce insieme a chi, come noi, vuole eliminare definitivamente la violenza contro donne e ragazze. Le statistiche a livello globale indicano che in tutte le società donne e ragazze sono più spesso vittime di violenze. Azioni o minacce che possono sfociare in sofferenze o danni fisici, sessuali o psicologici sono incompatibili con l’etica biblica e la moralità cristiana. Tali azioni comprendono, pur non limitandosi a violenza in famiglia, stupro, mutilazioni genitali femminili, delitti d’onore e morti per dote. Anche la manipolazione, la negazione della libertà personale e la coercizione sono atti di abuso e di violenza. A tali condotte la Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno risponde “Facciamolo finire ora!" (EndItNow)
Gli avventisti del settimo giorno riconoscono che la creazione a immagine di Dio conferisce dignità e valore a ogni individuo. La misura di quel valore si vede nella morte sacrificale di Gesù Cristo per fornire a tutti la vita eterna. L’amore e la compassione che caratterizzarono la vita sulla terra di Gesù fungono da esempio per tutti i suoi seguaci nei loro rapporti con gli altri.
Un comportamento cristiano non lascia spazio alla violenza contro membri della famiglia o persone al di fuori di essa.
La Bibbia consiglia ai cristiani di considerare il corpo come il tempio di Dio. Arrecare intenzionalmente danno a un'altra persona profana ciò che Dio onora ed è quindi un comportamento peccaminoso. Gli avventisti del settimo giorno si impegnano a essere leader nello spezzare il ciclo di violenza perpetrata contro donne e ragazze. Faremo sentire la nostra voce in difesa delle vittime e delle sopravvissute attraverso l’insegnamento, la predicazione, lo studio della Bibbia e programmi di sostegno.
La Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno ricerca e accoglie con favore la partecipazione e la collaborazione con altri nell’affrontare tale questione globale. Molte voci all’unisono possono salvare decine di migliaia di donne e ragazze dal dolore e dalla sofferenza causati da abuso e violenza.
(Questa dichiarazione è supportata da numerosi testi biblici, quali: Giovanni 3:16; Genesi 1:26; Isaia 61:1-3; Efesini 5:2-3; 1 Giovanni 3:10, 15-18, 4:11; 3 Giovanni 1:2; 1 Corinzi 3:16-17, 6:19; Romani 12:1-2.)
(Si veda inoltre la “Dichiarazione sulla Cura e la Protezione dei Bambini”)
Questa dichiarazione è stata approvata e votata dal Comitato Amministrativo della Conferenza Generale degli Avventisti del Settimo Giorno e rilasciata dall’Ufficio del Presidente, Ted N. C. Wilson, alla sessione della Conferenza Generale di Atlanta, Georgia, tenutasi dal 23 giugno al 3 luglio 2010.
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le donne a non accettarle come se fossero iscritte in un destino insuperabile e a denunciarle innanzitutto alle autorità ecclesiali per degli interventi più urgenti – nei casi più gravi si invita a rivolgersi anche all’assistenza sociale e alle forze dell’ordine. Ferma restando la necessità di tutelare l’incolumità delle persone si ricorda che l’obiettivo da perseguire a medio e lungo termine sarà quello di attuare un percorso di perdono.
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tutta la Chiesa a non sentirsi intimidita e imbarazzata di fronte a usi e culture che predispongono e/o promuovono comportamenti incompatibili con la morale comune e cristiana per timore di perdere consensi … ciò che deve porsi al centro della nostra attenzione deve essere il rispetto della qualità della vita nel quadro della volontà di Dio che si manifesta nella Parola di Gesù.
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Dichiarazione sull'abuso e la violenza in famiglia
Dichiarazione votata durante la Sessione della Conferenza Generale di Utrecht nel 1995 Gli avventisti sostengono che la dignità e il valore di ogni essere umano escludono ogni forma di violenza in famiglia e di abuso fisico, sessuale ed emozionale.Noi riconosciamo la portata mondiale di questo problema e i seri e duraturi effetti sulla vita di quelli che vi sono coinvolti. Noi crediamo che i cristiani debbano reagire contro l'abuso e la violenza domestica che sono consumati sia nella Chiesa sia nella società. Noi prendiamo in seria considerazione l'abuso e la violenza e ne abbiamo fatto oggetto di discussione in questa assemblea internazionale.
Noi crediamo che rimanere indifferenti e muti significhi accettare, perpetuare e potenzialmente allargare tale comportamento.Noi accettiamo la nostra responsabilità di cooperare con altri servizi professionali, di ascoltare e di avere cura di coloro che soffrono per abusi in famiglia, di denunciare l'ingiustizia e di parlare in difesa delle vittime. Noi ci impegniamo ad aiutare le vittime nell'individuare e nell'accedere ai vari servizi professionali messi a disposizione.Quando un cambiamento negli atteggiamenti e negli comportamenti offre una possibilità di perdono e di un nuovo inizio, noi ci impegniamo a collaborare affinché si possa giungere a una riconciliazione. Ci impegniamo ad assistere le famiglie che soffrono a causa dei rapporti che non possono essere ricostruiti.Affronteremo i problemi spirituali, confrontandoci con le persone che hanno subito abusi e violenze in famiglia, cercando di capirne le cause, per sviluppare metodi migliori di prevenzione.
Dichiarazione della Chiesa avventista per l’eliminazione della violenza contro le donne
In quanto membri della Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno, vogliamo far sentire la nostra voce insieme a chi, come noi, vuole eliminare definitivamente la violenza contro donne e ragazze. Le statistiche a livello globale indicano che in tutte le società donne e ragazze sono più spesso vittime di violenze. Azioni o minacce che possono sfociare in sofferenze o danni fisici, sessuali o psicologici sono incompatibili con l’etica biblica e la moralità cristiana. Tali azioni comprendono, pur non limitandosi a violenza in famiglia, stupro, mutilazioni genitali femminili, delitti d’onore e morti per dote. Anche la manipolazione, la negazione della libertà personale e la coercizione sono atti di abuso e di violenza. A tali condotte la Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno risponde “Facciamolo finire ora!" (EndItNow)
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